Erbari secchi
La biblioteca conserva venti erbari secchi, legati a codice, per lo più del 17. secolo. L'unico erbario a fogli sciolti presente in biblioteca è l'erbario Marsili, del prefetto il cui fondo librario costituisce il fondo costitutivo della Biblioteca. Consta di 4 pacchi di fogli, ordinati alfabeticamente, con circa 545 specie. Gli esemplari sono muniti di etichetta e, a parte qualche eccezione, manca il luogo di raccolta, con nomenclatura prelinneana. I campioni non sono attaccati ai fogli, ma ogni foglio su cui è appoggiata la pianta è chiuso in una cartellina di carta. E' il primo erbario di un prefetto dell'Orto
ad arrivare all'orto. Contiene un esemplare di Cistus laurifolia (ex Euganeis), pianta scomparsa dal 19. secolo dai Colli Euganei.
3 sono gli erbari Zannichelli, 7 gli erbari Martini, uno è l'erbario Cabiati, uno Paccard, uno denominato di Fra' Giorgio, uno Agosti, uno Del Piaz, uno anonimo donato da Tietto, due anonimi studiati da Pampanini.
Di quelli di Zannichelli, oltre ai due grossi volumi in folio, denominati da Saccardo erbari generali, esiste un erbario di piante raccolte in Istria nel 1722, dove tornerà ad erborizzare anche nel 1725, ma quei campioni non sono arrivati alla biblioteca.
Tra gli erbari Martini di una certa importanza quello datato 1707 che conserva campioni raccolti sul Monte Baldo: è uno degli erbari più antichi sulle piante del Monte Baldo, sono circa 200 esemplari disposti alfabeticamente che il Martini identifica e figura poi nella sua opera sul Monte Baldo.
L'erbario Agosti del 1769 consta di 361 fogli con le piante agglutinate nel solo recto: rappresenta bene la flora bellunese, specialmente quella del piano del colle e delle prealpi.
Il cosiddetto Erbario di Fra' Giorgio del 18. secolo viene donato da G.B. De Toni nel 1902. Dai riferimenti presenti all'interno dell'erbario, originariamente l'opera doveva essere composta di due volumi, ma non si sa se il secondo volume sia ancora esistente e dove sia. L'autore è in realtà anonimo, ma per i riferimenti botanici agli autori di fama internazionale e ai grandi autori veneti dei secoli 15.-18., si può supporre che l'autore possa avere avuto contatti on importanti centri accademici come Padova o possa essere stato allievo di uno studioso che aveva questi contatti. Viene chiamato di Fra' Giorgio perché un frammento di lettera è di tale frate è conservato nel volume e si suppone che tale frate possa essere stato o il proprietario o lo stesso preparatore dell'erbario. La data di realizzazione è compresa tra il 1727 e gli anni 1750-60. L'erbario è la rappresentazione di una realtà naturalistica di grande valore.
Ricordiamo anche l'erbario Dal Piaz, che consta di campioni raccolti dal prof. Dal Piaz e da Fabiani sulle Alpi durante una campagna geologica e l'erbario viene successivamente composto da Traverso, come testimonia la dedica di Traverso a Dal Piaz nell'erbario. Sono indicate le località di raccolta.
La consultazione è possibile durante gli orari di apertura della Biblioteca.
Presentazione degli erbari secchi presenti in biblioteca